Antenna del Campo freudiano di Napoli

Segreteria organizzativa

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E-mail: antennanapoli@istitutofreudiano.it

Brochure Antenna di Napoli a.a.2023/24

TEMA DELL’ANNO

La direzione della cura e i principi del suo potere di J. Lacan

Partecipazione online – Iscrizione gratuita

La domanda di ammissione va inviata per email: 50emilia.cece@gmail.com

Commissione di coordinamento
ANTONIO DI CIACCIA, Presidente dell’Istituto freudiano
EMILIA CECE, GABRIELE GRISOLIA, ALFONSO LEO, PASQUALE MORMILE, FULVIO SORGE, Coordinatori

Attività

Gli insegnamenti delle sezioni cliniche e delle Antenne del Campo freudiano sono finalizzati alla formazione scientifica di psicoanalisti, psichiatri, psicologi, assistenti sociali, educatori, operatori del campo della salute mentale e di coloro che,  a diverso titolo, desiderino acquisire una formazione nel campo della psicoanalisi. Le attività dell’Antenna di Napoli prevedono un seminario di lettura e commento del testo di Jacques Lacan “La direzione della cura e i principi del suo potere, un seminario di discussione di casi clinici, presentato da docenti dell’Istituto freudiano e un Gruppo di studio con l’obiettivo di sviluppare e approfondire tematiche e nozioni relative alla pratica   clinica attraverso l’uso degli strumenti teorici e concettuali propri della psicoanalisi. sono previste Conferenze tematiche e presentazioni di libri.

Tutte le sezioni cliniche sono dirette da Jacques-Alain Miller, direttore del dipartimento di Psicoanalisi dell’Università di Parigi VIII.

Seminario fondamentale

“La direzione della cura e i principi del suo potere” di Jacques Lacan

La direzione della cura e principi del suo potere è un testo che Lacan scrive nel 1958.
È indubbiamente il testo più sistematico di tutto il suo insegnamento, esso ha come oggetto la concezione della cura analitica nel campo delle nervosi.
E’ un testo molto importante nella storia della psicoanalisi perché Lacan nella direzione della cura critica il volume la psychoanalyse d’aujourd’hui a cui fa molti riferimenti nel testo. Il testo si apre con un interrogativo che investe il tema etico della responsabilità dell’analista nella direzione della cura.
La posizione dell’analista sarà un argomento centrale del testo; lo scritto di J. Lacan mette in evidenza “la questione del posto da cui si deve operare “posto conforme all’inconscio ed eticamente sostenibile secondo la teoresi freudiana.
La direzione della cura necessita, in primo luogo della formulazione di un’etica che integri le conquiste freudiane sul desiderio per mettere in capo ad essa la questione del desiderio dell’analista “La psicoanalisi non è psicoterapia, non si soddisfa per la cura tipo perché non va verso una standardizzazione.
Il testo si divide in cinque capitoli. “Chi analizza oggi?” e “Qual è il posto dell’interpretazione” sono i due punti salienti di questa prima parte del testo
Si impone un’etica stringente dell’operato dell’analista “l’analista è ancor meno libero in ciò che domina strategia e tattica: cioè la sua politica”.
A livello dell’interpretazione Lacan parla di tattica e dice che in essa l’analista è molto libero. Vale a dire che è una questione di occasione. L’interpretazione non è un enunciato esatto in ogni circostanza. Non conviene preparare le proprie interpretazioni e rovesciarle nel paziente come un sapere stabilito. L’interpretazione sfrutta le occasioni che si presentano nel corso della cura. Provocando sorpresa e interdetto nel paziente, si tratta dunque di comprendere che le sole interpretazioni che contano sono quelle che sorprendono. E’ un principio fondamentale in quanto quello che si può modificare in un’analisi correttamente condotta, quello che l’analista si propone di ottenere è il cambiamento del rapporto che il paziente intrattiene con il suo inconscio. L’interpretazione deve invece farsi garante della necessità che il soggetto parli (non “comprenda”) degli eventi e delle fantasie che hanno marchiato la sua infanzia e la sua intera storia: che il soggetto metta in parole l’indicibile attraverso il reperimento di quei significanti che lo hanno inchiodato affinché corrispondesse alla domanda d’amore, e che sia pure capace di dire del suo godimento, che non ha a che fare con la “verità”, e dunque non può essere descritto puntualmente, ma che non cessa di riproporsi nel dire del soggetto in analisi.

A livello della politica, infine, l’analista non ha libertà alcuna, questo terzo livello è omogeneo alla domanda “come agire con il proprio essere”.
Il testo di riferimento che Lacan utilizza è il testo sulla guerra di Von Klausewitz, tuttavia lo utilizza a rovescio. Se in guerra la tattica è limitata, la strategia è più ampia e la politica più ampia ancora. L’analista invece nella sua modalità di funzionamento nella tattica può fare ciò che crede, ed in un certo modo far saltare tutta la tecnica.
Nella strategia invece è meno libero, il rapporto transferale è delimitato da certe linee guida che l’analista deve assolutamente mantenere. Non oltrepassare la linea del simbolico e sconfinare nell’immaginario. Il punto centrale dell’etica dell’analista è per Lacan il fatto che l’analista debba assolutamente reperirsi sulla propria mancanza –a- essere e non già sul suo essere o sui suoi ideali. Solo da questa posizione potrà interpretare e ricevere il transfert rimettendo ogni cosa al suo posto. La questione dell’essere dell’analista si gioca a livello della sua questione fallica ed è esattamente sulla questione fallica che termina il testo. Lacan dice infatti che bisogna non esserlo – il fallo dell’altro- per poterlo avere o non avere, per potersi porre in posizione maschile o femminile, per poter entrare diciamo, nel mondo dei buoni nevrotici. L’interpretazione per Lacan è un significante che ha degli effetti sul soggetto. Possiamo parlare di interpretazione solo se arriviamo a reperire in che modo un significante ha degli effetti sul 2 significato, cioè produce delle modificazioni nel soggetto. Se c’è un effetto significante vuol dire che c’è un cambiamento della posizione soggettiva. L’ interpretazione è quindi una mutazione soggettiva provocata nel soggetto dal significante. L’interpretazione è quel significante che provoca onde nell’inconscio.

Testo di riferimento 
La direzione della cura e i principi del suo potere di J. Lacan (1958)

16 dicembre 2023
Docente invitato: EMILIA CECE
Caso clinico presentato da GABRIELE GRISOLIA

10 febbraio 2024
Docente invitato: FULVIO SORGE
Caso clinico presentato da ROSA VINCI

23 marzo 2024
Docente invitato: FABIO GALIMBERTI
Caso clinico presentato da ALFONSO LEO

27 aprile 2024
Docente invitato: LAURA STORTI
Caso clinico presentato da EMILIA CECE

21 settembre 2024
Docente invitato: ANTONIO DI CIACCIA
Caso clinico presentato da FRANCESCO IMPAGLIAZZO

Orario: 9:00 – 14:30

INCONTRI ONLINE SU ZOOM – ISCRIZIONE GRATUITA

Gruppo di Studio

Testi freudiani: Commenti al Sogno dell’iniezione ad Irma” – “Padre non vedi che brucio” – “Sogno della bella macellaia

15 dicembre 2023
ALFONSO LEO

9 febbraio 2024
LUCIANA MADAIO

22 marzo 2024
FULVIO SORGE ed EMILIA CECE

26 aprile 2024
PASQUALE MORMILE

20 settembre 2024
GABRIELE GRISOLIA

Orario: 15:30 – 18:30

INCONTRI ONLINE SU ZOOM – ISCRIZIONE GRATUITA